Vittorio Sereni


Vittorio Sereni (1913-1983) è stato un poeta, scrittore, traduttore e critico letterario italiano, figura centrale della poesia del Novecento. Nato a Luino (Varese), si laureò in Lettere a Milano e divenne un esponente di spicco della cosiddetta "terza generazione" di poeti ermetici. La sua opera poetica, caratterizzata da un linguaggio scarno e da una profonda introspezione, riflette le inquietudini e le contraddizioni dell'esistenza moderna. Tra le sue raccolte più note si ricordano Frontiera (1941), poi re-intitolata Poesie (1942), e Diario d'Algeria (1947), in cui riversò le sue esperienze come prigioniero di guerra in Africa durante il secondo conflitto mondiale. Successivamente, con Gli strumenti umani (1965) e Stella variabile (1981), la sua poesia si aprì a una dimensione più civile e quotidiana, pur mantenendo un tono elegiaco e malinconico. Oltre all'attività poetica, Sereni lavorò a lungo come dirigente editoriale per l'editore Mondadori e si dedicò con grande sensibilità alla traduzione di opere di autori come Paul Valéry ed Ezra Pound. La sua influenza sulla letteratura italiana del dopoguerra è stata considerevole e la sua opera è ancora oggi oggetto di studi e apprezzamenti.
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