Goffredo Mameli


Goffredo Mameli nacque a Genova il 5 settembre 1827, figlio dell’ammiraglio Giorgio Mameli e di Adelaide Zoagli, appartenente a una nobile famiglia. Fin da giovane si distinse per talento poetico e spirito patriottico. Frequentò le Scuole Pie e il collegio di Carcare, avvicinandosi presto alle idee risorgimentali.
Nel 1847, a soli 20 anni, scrisse il testo de Il Canto degli Italiani, musicato da Michele Novaro, che nel 1946 sarebbe diventato l’inno nazionale italiano. Oltre a questo celebre inno, Mameli scrisse diverse poesie patriottiche e romantiche.
Partecipò attivamente alla Prima guerra d’indipendenza nel 1848 e, l’anno successivo, si unì a Garibaldi per difendere la Repubblica Romana. Durante i combattimenti sul Gianicolo, fu ferito accidentalmente da un compagno: la ferita si infettò e, nonostante l’amputazione della gamba, morì il 6 luglio 1849, a soli 21 anni.
È sepolto al Gianicolo, simbolo del Risorgimento italiano. La sua figura è ricordata per aver dato voce, in versi, al sogno di un’Italia unita e libera.
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